sabato 18 ottobre 2008
Teoria di campo
i gruppetti di persone si preservano e a volte confondono nella pista nera dell'unwound. c'è sempre qualcuno che spicca nel ballo, forse per le movenze, forse solo perchè in quel momento il tuo sguardo è puntato lì. la musica a massimo volume impedisce il razionale susseguersi dei pensieri. la mente deve dare ragioni al corpo che sfiora altri corpi che incrocia altri sguardi insidiosi come flussi di luce. il robot-ragno resta nella sua tana sulla parete, non si muove perchè non ha vita. inseguo gli stimoli secondo un ordine che non posso capire. il bagno, il fatto di uscire fuori a fumare, il fatto che una donna ti sta passando vicino. rimango nel presente finchè posso. poi cado, chiedo a me stesso che ore sono, è l'incantesimo è già svanito. ora è già domani, ora faccio le veci dell'uomo della mia società.
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